Agenzia Scam Veicoli Storici

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Per ogni esigenza riguardante i veicoli di interesse storico, l’Agenzia Scam offre l’assistenza necessaria nell’espletamento delle varie fasi e nelle procedure di iscrizione ai Registri, nonché nello svolgimento delle pratiche di collaudo e di immatricolazione necessarie all’immissione in circolazione. L’Agenzia Scam è infatti collabora con Motoclub ed Autoclub e opera quotidianamente presso l’ufficio Provinciale della Motorizzazione di Milano, garantendo quindi celerità e competenza nel proprio operato.

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Le nuove normative
Con l’emanazione del D.L. del 17-12-2009 e successive circolari, si è voluto disciplinare l’immissione in circolazione dei veicoli di rilevanza storico collezionistica. Il Decreto così definisce:

VEICOLI DI INTERESSE STORICO COLLEZIONISTICO: veicoli iscritti ad uno dei registri storici così come da Art. 60 Comma 4 del D.L. 30-04-1992.
CERTIFICATO DI RILEVANZA STORICA E COLLEZIONISTICA: certificato rilasciato da uno dei Registri come da D.P.R. n.495 del 16-02-1992 e disciplinato dall’art.4 del D.L.17-12-2009.
REGISTRI: uno dei registri storici individuati dall’art.60 comma 4 del D.L.30-04-92 (ASI, FIAT, LANCIA, ALFA ROMEO, FMI per le moto).
CARATTERISTICHE TECNICHE: le caratteristiche utili alla verifica di idoneità alla riammissione in circolazione, individuate dal D.P.R. del 16-12-92 n.495 commi 2,3,4 e disciplinate dall’art.5 del D.L. 17-12-2009.

I presupposti necessari per la qualificazione in veicoli di interesse storico e collezionistico sono:

APPARTENENZA DEL VEICOLO AD UNA DELLE SEGUENTI CLASSI:

Motociclo con o senza sidecar
Triciclo (compreso motocarri, mototrattori etc.)
Quadriciclo
Motoarticolato
Autovettura e autoveicolo trasporto promiscuo
Autocarro
Autoveicolo trasporto specifico e speciale
Autocaravan
Autobus
Autotreno e autoarticolato

LA DATA DI COSTRUZIONE deve essere precedente di almeno vent’anni da quella di richiesta dell’iscrizione nei registri storici.

Il certificato di rilevanza storica e collezionistica
La classificazione di veicolo di interesse storico e collezionistico è subordinata all’iscrizione ad uno dei Registri (ASI, Storico Lancia, Storico Fiat, Alfa Romeo e FMI), i quali rilasciano il certificato, unificato nei contenuti, che costituisce l’elemento caratterizzante delle disposizioni contenute nel Decreto. Esso è costituito fondamentalmente da diverse sezioni indicanti ciascuna:

Dati del proprietari del veicolo
Dati di prima immatricolazione (ove disponibili)
Data di costruzione
Dati generali ed identificativi, nonché le relative caratteristiche tecniche.
Lista di eventuali parti sostituite non conformi alle originali

Vi è poi una sezione particolare dove sono annotate le dichiarazioni delle varie Ditte di autoriparazione, acquisite dai registri al fine del rilascio del certificato medesimo. Per i veicoli precedentemente radiati dal Pra oppure muniti di documenti non più validi per la circolazione, i registri sono tenuti ad acquisire una dichiarazione resa dal proprietario nella forma di sostitutiva di atto notorio, recante notizie sulla corretta conservazione e sulla provenienza del veicolo stesso. top

Casistiche
Per la richiesta del Certificati di rilevanza storica e collezionistica, così come per la successiva immissione in circolazione, si possono presentare varie casistiche a seconda della provenienza del veicolo:

Veicolo regolarmente iscritto al Pra, munito di targhe e documenti validi per la circolazione: il caso più semplice. La classificazione di veicolo storico viene conseguita col rilascio del Certificato da parte di uno dei Registri. Per circolare il veicolo dovrà essere in regola con la revisione.
Veicolo radiato d’ufficio dal Pra: sono confermati i contenuti della Circolare del 26-11-2003. Il richiedente il Certificato dovrà produrre al Registro le dichiarazioni circa i lavori eseguiti per il ripristino e/o manutenzione rilasciate dalle imprese di autoriparazione intervenute nei lavori e una dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa alla corretta conservazione, alle modalità ed al luogo di rinvenimento dello stesso.
Veicolo radiato dal Pra per demolizione e per circolazione su area privata: il richiedente dovrà produrre anche in questo caso le dichiarazioni dei lavori eseguita da ciascuna impresa di autoriparazione intervenuta nei lavori di ripristino e/o manutenzione, oltre ad una dichiarazione sostitutiva di atto notorio relativa alla corretta conservazione, alle modalità ed al luogo di rinvenimento. Ottenuto il Certificato, il veicolo sarà sottoposto a visita e prova presso la sede provinciale della Mctc competente (secondo la Provincia dove ha sede l’ultima ditta di autoriparazione intervenuta nei lavori di ripristino). Per i veicoli costruiti antecedentemente al 01 Gennaio 1960, competente alla visita e prova sarà il Centro Prove Autoveicoli (CPA). L’Ufficio Provinciale provvederà quindi al rilascio di targhe e documenti. Nel caso di possesso delle targhe originali, sarà possibile riattivare le stesse su richiesta dell’interessato.
Veicolo di origine sconosciuta: Stessa procedura del caso precedente. L’ufficio Provinciale della MCTC comunicherà, una volta rilasciate le targhe, ai competenti organi di Polizia l’avvenuta riammissione in circolazione per gli eventuali accertamenti sulla provenienza del veicolo.
Veicoli nuovi mai immatricolati e di provenienza estera: stessa procedura del caso precedente, oltre al controllo dell’assolvimento delle imposte eventualmente dovute.

Verifica dei requisiti di idoneità alla circolazione
La qualificazione e la classificazione di un mezzo quale veicolo di interesse storico e collezionistico è attestata dal Certificato di rilevanza storico e collezionistica che attesta l’iscrizione ad uno dei Registri.

Per quanto riguarda invece l'immissione in circolazione, la stessa è subordinata alla verifica della sussistenza dei requisiti di idoneità alla circolazione. Nei veicoli già iscritti al Pra, quindi provvisti di targhe e documenti, il controllo si finalizza con una revisione periodica. Nei veicoli radiati al Pra, oppure senza documenti o targhe, oppure di provenienza sconosciuta, il controllo di accertamento di idoneità alla circolazione si concretizza mediante visita e prova secondo l’art. 75 del C.d.S., finalizzata alla rilevazione dei dati di identificazione e alla loro corrispondenza alle prescrizioni tecniche ed alle caratteristiche costruttive e funzionali previste dalla normativa vigente alla data di costruzione del veicolo, nonché alla verifica dei dispositivi imposti dalla normativa vigente ai fini della circolazione su strada.

La revisione dei veicoli storici ha cadenza biennale, secondo il calendario comune a tutti gli altri veicoli. Per i mezzi costruiti prima del 1 Gennaio 1960, competenti sono esclusivamente gli Uffici Provinciali della Motorizzazione (UMC). I controlli tecnici da effettuarsi in sede di revisione sono specificati nell’allegato III al D.L.17-12-2009.